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Crotone
Marzo,28,2024

VRENNA: «LA SERIE A UN RISCATTO PER LA CITTÀ E PER LA CALABRIA»

La promozione per il Crotone è lì, a portata di mano, manca davvero poco, un punto per il trionfo e per realizzare un sogno pensato da anni ma concepito nove mesi fa, ad agosto nel ritiro di Moccone e che adesso vedrà la luce probabilmente venerdì prossimo a Modena. Raffaele Vrenna gongola per il traguardo che si sta materializzando, è pronto a staccare l’assegno promozione alla squadra (un milione e 400mila euro) ma torna indietro per l’assaggio di festa che lo Scida e la città intera gli ha regalato sabato scorso. “Una botta di adrenalina pazzesca – ammette il presidente Vrenna – e anche se sei abituato a vincere c’è sempre un’emozione particolare. Andare sotto la curva prima dell’inizio della gara e dopo la vittoria assieme a mio fratello Gianni e a Salvatore Gualtieri e raccogliere l’applauso di un pubblico che non faccio fatica a promuovere come uno dei più corretti e civili del calcio nazionale è un emozione unica. 
KR_COEssere promossi in serie A ha qualcosa di diverso dalle altre promozioni. L’eco di questa impresa è mondiale visto che ne parlano ormai tutti e anche le immagini del Pontefice che raccoglie la nostra sciarpa lo certifica”. A proposito, Vrenna sta pensando di portare la squadra quanto prima al Vaticano. “Ci stiamo pensando, sarebbe bellissimo essere ricevuti dal Santo Padre”. Per la città di Crotone essere promossi in serie A ha un valore importantissimo. “È un riscatto per un la città e anche per la regione. Un conto è essere promossi dalla C alla B, altra cosa è arrivare in serie A. Qui a Crotone nel nostro piccolo stadio permettiamo a famiglie con bambini di poter vedere il calcio in assoluta sicurezza e allo stesso tempo annulliamo le classi sociali. I tifosi per noi sono tutti uguali, al di là se sei un professionista o un semplice operaio. E lo faremo anche per il prossimo campionato di serie A”. Vrenna ha le idee chiare per quanto riguarda l’infrastruttura. “Vogliamo contribuire alla realizzazione di uno stadio all’altezza della nostra città, una capienza di 18mila spettatori che permetta a tutti di fruire del campionato che andremo a giocare perché il Crotone in serie A non sarà una meteora”. Infine dediche e voti da sciogliere. “Questo successo lo dedico a mio papà che non c’è più e da sempre è stato vicino al calcio crotonese. E poi alla mia famiglia e alle mie figlie. Il voto? Se lo dico che voto è? Lo vedrete quando lo scioglierò”.

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