'NDRANGHETA, GRATTERI: "C'È STATO UN SALTO DI QUALITÀ SU MISURE DI PREVENZIONE"

“Da almeno un anno abbiamo costruito concretamente un Ufficio misure di prevenzione degno di questo nome”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, capo della Dda, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa sui sei sequestri eseguiti contro cosche di ‘ndrangheta operanti nel distretto giudiziario catanzarese. “Sono riuscito a coinvolgere ormai – ha aggiunto Gratteri – tutti i magistrati della Procura di Catanzaro, anche i magistrati della Procura ordinaria ora stanno facendo e faranno misure di prevenzione assieme ai magistrati della Procura antimafia. Abbiamo quindi raddoppiato il numero dei magistrati che fanno misure di prevenzione, ora ne abbiamo 20: un aumento esponenziale di quest’arma formidabile che – ha rilevato il procuratore – e’ quella di togliere la ricchezza ai mafiosi. Abbiamo sostanzialmente creato una scuola all’interno della Procura, nella quale sono già inseriti anche i colleghi più giovani arrivati da poco. In media ogni 10 giorni c’è un sequestro, e questo fa capire che, oltre agli elogi, parlano i fatti e i risultati, che – ha sostenuto Gratteri – sono quelli che servono per motivare le forze dell’ordine come i finanzieri per i loro sacrifici e i miei colleghi”. All’incontro con i giornalisti è intervenuto anche il comandante regionale delle Fiamme Gialle, generale Fabio Contini: “Su tutta la Calabria – ha detto – la Guardia di Finanza è presente con le sue specificità di intervento, che consentono sequestri come quelli attuali, portati a termine grazie alla capacita’ di individuare differenze non giustificabili tra redditi e disponibilità. Se vogliamo è una Guardia di Finanza 2.0 visto che oggi va di moda estensioni di tipo informatico. Cioè, la polizia tributaria non si limita a fare solo verifiche sic et simpliciter ma va a controllare nel dettaglio le situazioni: tutto questo – ha proseguito il generale Contini – non sarebbe possibile senza l’appoggio di una procura che si caratterizza per un’immediatezza dei provvedimenti e per una guida sapiente e competente. Con loro parliamo la stessa lingua e i risultati sono la riprova”. I dettagli tecnici dell’esecuzione dei sequestri, eseguiti contro affiliati o contigui a cosche di ‘ndrangheta del Lametino, del Vibonese, del basso Jonio catanzarese e del Cosentino, sono stati illustrati dal comandante provinciale del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, colonnello Carmine Virno, e dal comandante del Gruppo della Gdf di Lamezia Terme, tenente colonnello Clemente Crisci.


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