69° FESTIVAL DI SANREMO, SERENA ROSSI INCANTA CON LA SUA MIMÌ

“Quando pensavo a Mimì prima di studiare per questo film pensavo a un’ingiustizia, a una violenza, a una discriminazione… invece era una grande artista e una grande donna ed è il momento di chiederle scusa per quello che le hanno fatto”. Serena Rossi trattiene a stento le lacrime, accanto a Claudio Baglioni, mentre racconta ‘la sua’ Mimì, che ha portato al cinema il 14, 15, 16 gennaio scorso in una riuscita e, soprattutto sentita, interpretazione. Il film, diretto da Riccardo Donna e intitolato ‘Io sono Mia’, in onda martedì 12 febbraio in prima serata su Rai1, la vede assoluta protagonista nei panni di Mia Martini. Ma se questa è un’opera di fiction sulla vita e sulla carriera della cantante, che ripercorre gli inizi difficili, il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male, una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale fino al marchio infamante che condizionerà la sua carriera, ieri sul palco c’è stato spazio solo per il pathos vero. Serena Rossi, già premiatissima per il suo ruolo in “Ammore e malavita”la commedia-musical del 2017 diretta dai Manetti Bros. che le ha fatto vincere il David di Donatello per la Migliore canzone originale e il Nastro d’Argento per la Migliore attrice di commedia e migliore canzone originale, riporta tutto dov’era nato: Mia Martini, che proprio a Sanremo cantò il bellissimo brano scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972 e rimasto per anni inedito, ora torna a ‘vivere’ nella voce di Serena Rossi, che ricanta quella canzone con l’aiuto di Claudio Baglioni. Il pubblico ha mostrato di comprendere la sincerità di uno dei momenti più genuini del festival tributando a Serena (e a Mimì) una lunga standing ovation. Poi l’attrice, visibilmente commossa, ha detto che Mia è stata vittima di “discriminazione, violenza, ingiustizia. Era invece una grandissima artista, una grande donna e da questo palco le voglio chiedere scusa per tutto quello che le hanno fatto. Mimì per te!”.


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