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Marzo,29,2024

CATANZARO, INAUGURATO L'ANNO GIUDIZIARIO. "SEMPRE ALTO L'ALLARME 'NDRANGHETA"

In Calabria sono attive 166 organizzazioni criminali, con oltre 4mila affilati di cui oltre 2mila nel distretto di Catanzaro. Lo ha riferito il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel Distretto del capoluogo calabrese. Nella relazione l’alto magistrato ha dedicato largo spazio al fenomeno della presenza della ‘ndrangheta nel territorio, confermando la pervasività delle cosche: l’analisi di Introcaso si è fondata, in particolare, come “maggiore fonte di conoscenza” sulla relazione del procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, sulla relazione della Commissione parlamentare antimafia (presidenza Bindi), sulle riflessioni dei presidenti di tribunale e dei procuratori del distretto. “Il distretto di Catanzaro – ha sostenuto il presidente della Corte d’appello – presenta numerose associazioni, variamente articolate e strutturate con segmentazioni operative a riferimenti omogenei ma diverse nelle imputazioni personali. Le dinamiche espansive conducono all’esportazione dei moduli organizzativi locali calabresi, stabili nelle regole di azione, immutati nelle strutture, in rapporto organico e funzionale con i nuclei originari, dai quali traggono genesi e derivazioni, ma nuovi nelle attività criminali. In tal modo si corrompe l’elemento centrale dell’economia capitalistica, il ‘mercato’, con tutte le conseguenze in termini economici e sociali. Questa modalità – ha rilevato Introcaso – si riversa immediatamente nei settori maggiormente produttivi e più facilmente aggredibili, gli appalti pubblici, con ricadute in termini di pregiudizio e corruzione del procedimento elettorale, di formazione e raccolta del consenso, perché la procedura per l’appalto pubblico coinvolge gli amministratori eletti. La gestione del consenso trova ragione nella legislazione di decentramento politico e di creazione di organismi amministrativi intermedi, tali da lineare una potestà amministrativa diffusa (si pensi alla centralità dei sindaci, eletti direttamente) per sua natura e funzione titolare di discrezionali incidente direttamente sull’andamento generale dell’amministrazione, e per questo aggredibile, anzi di facile e diretto accesso da parte delle organizzazioni criminali”.

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