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Marzo,28,2024

FAMIGLIE, IL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI SCRIVE AL GOVERNATORE OLIVERIO

Lo scorso mese di gennaio, in una lettera aperta indirizzata al governatore Mario Oliverio e al suo Governo, il Forum delle associazioni familiari della Calabria si è fatta interprete del grido di dolore delle famiglie calabresi, le cui condizioni di vita stanno diventando sempre più dure. Il Forum ha più volte denunciato la completa assenza di politiche familiari che superassero la logica “facile” dell’assistenzialismo, Il Forum si è fatto più volte e in più occasioni portavoce del drammatico problema della disoccupazione, che è causa di alienazione umana e sociale. Il Forum regionale, infine, ha più volte cercato nel governo regionale un interlocutore serio e affidabile con cui pensare e mettere in campo politiche per la famiglia. Purtroppo, il governo regionale non ha mai mostrato interesse né attenzione nei confronti dei problemi veri e concreti delle famiglie (assenza di lavoro, carenza di assistenza sanitaria, degrado urbano, degrado sociale legato strettamente al dilagare del GAP, solo per citare alcune criticità che le famiglie calabresi devono affrontare ogni giorno per sopravvivere). Il risultato di tale disattenzione è sotto gli occhi di tutti: la Calabria si sta svuotando. Infatti sono sempre più numerose le famiglie calabresi (non soltanto i giovani laureati, dunque) che lasciano questa terra per andare a cercare altrove quello che qui non trovano: un lavoro dignitoso, condizioni di vita accettabili, un futuro per il figli. In questo contesto, ci sembra superfluo commentare il tempo e le energie sprecate nell’elaborazione della proposta di legge regionale 21/2017 (che ha per titolo “Disposizioni contro le discriminazioni generate dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale”, firmatario il consigliere regionale Giuseppe Giudicendrea) che sicuramente non ricade tra le emergenze della società calabrese.  Non è superfluo ricordare, invece, che la Calabria, che nei secoli ha ospitato comunità intere che altrove erano oggetto non di “discriminazione”, ma piuttosto di persecuzioni e di sterminio, oggi invece ha bisogno di sanità, di infrastrutture, di scuole dignitose, di lavoro per i giovani, ma anche per le donne (le donne disoccupate in Calabria sono più del doppio rispetto ad altre regioni come l’Emilia Romagna). Auspichiamo sempre che il governo regionale esca una buona volta dal Palazzo e cominci ad interessarsi dei veri problemi dei calabresi. Il Forum delle associazioni familiari della Calabria continuerà a cercare nel governo regionale un interlocutore capace finalmente di ascoltare le associazioni che in modo capillare vivono e lavorano sul territorio, allo scopo di pensare ed attuare politiche di vero sviluppo integrato, grazie alle quali la Calabria potrà iniziare un percorso di ripresa anche economica e sociale.
Antonino Leo

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