Gettonopoli alla Provincia di Crotone, chiuse le indagini

 
Alla fine lo scandalo delle commissioni consiliari è scoppiato. Per il momento quello della Provincia, in attesa che deflagri anche al Comune. La Procura ha chiuso le indagini che riguardano 22 ex consiglieri provinciali accusati di falso, truffa e abuso d’ufficio. In pratica l’intera assise in carica all’epoca in cui a via Nicoletta era presidente Stano Zurlo. Mentre si attendeva la chiusura delle indagini della cosiddetta “Gettonopoli” comunale, è arrivata la notizia della chiusura delle indagini relative al filone d’inchiesta sulla Provincia. 22 – dicevamo – i consiglieri provinciali finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura e che hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini. Tutti accusati di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa ai danni della provincia. Secondo l’accusa, avrebbero attestato con una firma la loro presenza a riunioni, nonostante si trovassero da tutt’altra parte. Periodo contestato: da gennaio a giugno 2014. Sulla base delle indagini svolte dalla Digos, alla Provincia si tenevano intorno alle 36 sedute di commissione in un mese con un gettone di presenza pari a 37 euro. Per alcune sedute mancherebbe anche il verbale. Fuori dall’indagine sono rimasti Benedetto Proto, all’epoca Presidente del Consiglio e dunque non percipiente il gettone di presenza e Mariella Maio che da consigliere aveva chiesto di non essere retribuita per le riunioni. Tutti gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare le controdeduzioni ed evitare di essere così rinviati a giudizio.


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