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Aprile,25,2024

MAFIA E SCOMMESSE ONLINE, GESTORE SALA: "PAGARE CHI HA VINTO, COSÌ SI RIGIOCA TUTTO"

AGGIORNAMENTO:
Chi aveva vinto puntando on line su un evento sportivo, magari guadagnando tanti soldi, andava pagato il prima possibile: l’obiettivo era quello di “fidelizzare l’utente e fare in modo che perdesse quello che aveva vinto giocando nello stesso punto scommesse”. E’ quanto riporta il gip del tribunale di Bari Giovanni Anglana nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di un gruppo che gestiva le scommesse da banco o on line. Una conversazione del 23 marzo del 2009 tra il gestore di una sala scommesse controllata dalla famiglia Martiradonna e uno stretto collaboratore di Francesco Martiradonna, riportata nel provvedimento cautelare, fa capire quale fosse la filosofia seguita dal sodalizio criminoso. “Ho bisogno di riconoscere ai giocatori che hanno vinto quello che gli spetta – fa sapere il gestore -. La somma è abbastanza alta come tu puoi notare e io ho bisogno di un vostro intervento, evitando possibilmente le banche e le poste. Se avete una persona, anche se non in giornata ma che si organizzi in modo che possa portarmi l’intera somma delle vincite, insomma che venga personalmente. L’unica cosa che posso assicurare è che nel giro di dieci giorni si rigiochino tutto quello che hanno vinto. Questo è sicuro. Ma io ho bisogno di pagarli, perché sennò non si sentono più sicuri a giocare”.

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