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Aprile,19,2024

INDIVIDUATI I PRESUNTI MANDANTI DELL'OMICIDIO DI FRANCESCO PAGLIUSO

Sarebbero Pino e Luciano Scalise, capi dell’omonima cosca del Reventino, i mandanti dell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso, per portare a segno il quale avrebbero incaricato il killer Marco Gallo. Pagliuso venne ucciso nella serata del 9 agosto del 2016, mentre scendeva dall’auto nel cortile della sua casa di Lamezia Terme. Le accuse ai due presunti mandanti sono formulate nella nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro Paolo Mariotti, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, firmata dal procuratore Nicola Gratteri e dal sostituto Elio Romano, nell’ambito di un nuovo step dell’inchiesta “Reventinum”, che appena 20 giorni fa aveva portato all’esecuzione di dodici provvedimenti di fermo da parte dei carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale, al comando del tenente colonnello Giuseppe Carubia, insieme ai reparti speciali. Nella nuova ordinanza del gip, che converte i precedenti fermi in misure cautelari, vengono aggiunti i nomi di tre indagati, Domenico e Giovanni Mezzatesta, quali capi della cosca contrapposta a quella degli Scalise, e quello del presunto esecutore materiale del delitto Pagliuso, Marco Gallo, già in carcere dal luglio 2017 per l’omicidio di Gregorio Mezzatesta, al quale viene ora contestata anche l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nella stessa ordinanza il gip, non ritenendo sussistenti le esigenze cautelari, ha disposto la scarcerazione di Cleo Bonacci, Eugenio Tomaino, Giovanni Mezzatesta del ’76, Livio Mezzatesta, Giuliano Roperti e Ionela Tutuianu.

Antonio Capria

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