SANTA SEVERINA, IL GARANTE DEI DETENUTI FERRARO OSPITE DEL ROTARY CLUB

Incontro dibattito sulla libertà di pensiero, coscienza e religione nell’Europa di oggi a margine della pubblicazione “Essere ciò che si è. Norme ed azioni dell’UE contro la discriminazione religiosa”. Nei giorni scorsi presso il Castello di Santa Severina, nella Sala delle Scuderie, si è svolto l’incontro promosso dal Rotary Club di Santa Severina sull’importante tema della “Libertà di pensiero, coscienza e religione nell’Europa di oggi”.
A fare gli onori di casa la Presidente Rotary Club per l’a.s. 2018-2019 Marcella Garruba che ha aperto i lavori dopo l’esecuzione degli Inni ufficiali, italiano, europeo e del presidente internazionale. Il secondo intervento è stato quello del dott. Bruno Cortese Coordinatore Regionale del Club Borghi più belli d’Italia. La relazione centrale della serata, a cura dell’avvocato Federico Ferraro, Garante comunale dei diritti delle persone detenute del Comune di Crotone, ha riguardato l’affermazione della libertà religiosa nell’UE nel tempo, attraverso un percorso hegeliano di tesi, antitesi e sintesi dialettica, coincidente rispettivamente con la negazione di principio del diritto religioso, la tolleranza della diversità culturale-religiosa ed infine l”affermazione dello stesso. L’Unione europea ha affrontato la non discriminazione su vari profili, quali: un piano normativo primario (trattati) e derivato (regolamenti e direttive), in secondo luogo un piano giurisprudenziale (sentenze della CGUE e indirettamente tramite il patrimonio giuridico CEDU) ed infine un piano politico (accordi internazionali es. Convenzione di Cotonou). Questa politica non intacca ovviamente la connotazione laica dell’Unione. Il “sistema europeo” normativo, giuridico e politico di protezione per il diritto di libertà religiosa, coniugata sia al livello individuale (di professare la propria religione o credenza filosofica) che collettivo (la libertà per le chiese e organizzazioni filosofiche non confessionali di agire e tutelare le proprie esigenze), è costituito dalla sommatoria di diversi fattori quali: le garanzie di legge previste dalla normativa comunitaria, il dialogo costante tra Chiese e istituzioni dell’Unione, il confronto delle Corti di Giustizia nazionali ed europee (Lussemburgo e Strasburgo). Questo coacervo di previsioni protettive del fattore religioso, costituisce, secondo un’autorevole dottrina, un vero e proprio diritto europeo delle religioni. La tutela comunitaria giuridica, normativa e politica, elaborata per i credenti vale anche nei confronti di quanti non intendono aderire ad una qualche confessione religiosa, conservando un approccio alla vita laico. La normativa comunitaria, quando vieta i fenomeni discriminatori, prende in considerazione sia l’identità religiosa che il suo opposto, cioè le convinzioni personali non religiose. A fine serata il Club ha donato un gagliardetto al Garante, il quale ha ringraziato i promotori dell’iniziativa, tra i quali il socio Rotary Rolando Cristofari.


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