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Aprile,19,2024

DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, DURO ATTACCO DELLA MOZIONE GIACHETTI-ASCANI

“È inconcepibile, ingiustificabile e anacronistico che il Consiglio Regionale della Calabria non abbia ancora trovato il tempo per deliberare sull’adozione della doppia preferenza di genere. Da troppo tempo quella proposta di legge giace nei cassetti di palazzo Campanella e ogni qual volta si accinge a varcare la porta dell’aula della massima assise elettiva calabrese, inspiegabilmente come per magia, torna indietro. Non crediamo più a questo punto che sia un valore gerarchico di importanza circa i provvedimenti da adottare in aula, visto che in questi mesi l’assemblea ha deliberato su qualsiasi argomento, anche più futile senza pero trovare il tempo di discutere la doppia preferenza di genere. Pare evidente pertanto, una chiara volontà politica che stringe in un afflato ideologico maggioranza ed opposizione uniti questa volta nel non voler dar seguito ad un provvedimento necessario per ristabilire la democraticità del confronto politico anche a livello regionale. La doppia preferenza è già esecutiva nelle elezioni comunali, perché non potrebbe esserlo anche in quelle regionali? Per la Regione sarebbe un elemento positivo, su cui, tra l’altro, c’è già stato un lungo dibattito ampiamente sviluppato ed approfondito ma che inspiegabilmente, ancora oggi non ha trovato la giusta conclusione. Noi pensiamo che ormai i tempi siano maturi per dare una svolta concreta al riequilibrio dell’istituzione regionale. La doppia preferenza di genere non è affatto una legge a favore esclusivo delle donne ma è una norma che sostiene il pluralismo e un’adeguata rappresentanza all’interno delle istituzioni. Perché la Calabria deve rimanere fanalino di coda rispetto alla media nazionale e continuare a fare in modo che, per quasi 2 milioni di abitanti, non vi sia un’adeguata rappresentanza delle donne in Consiglio Regionale? Se i consiglieri regionali non hanno intenzione di affrontare l’argomento e di dare finalmente spazio ad un confronto democratico ad armi pari all’interno dell’agone politico calabrese lo ammettano senza più tergiversare. Se ne assumano la responsabilità e dicano chiaramente ai calabresi che non hanno intenzione di approvare il provvedimento sulla doppia preferenza”. Lo scrivono Paola Maria Serranò, Maria Tina Foti, Rosetta Lobono, Ida Leone, Giuseppina Vano candidate per la Mozione Giachetti-Ascani in Calabria.

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