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Marzo,28,2024

ABUSO D'UFFICIO PER MASSIMO SCURA, INDAGA LA PROCURA DI LOCRI

Avviso di garanzia per l’ex commissario alla sanità Massimo Scura e per dirigenti e funzionari dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. L’accusa è di abuso d’ufficio. Al centro dell’inchiesta le fatture liquidate per anni a due imprese il cui contratto era scaduto nel 2013. Diciannove le persone coinvolte. Secondo l’accusa, Scura e i vertici asp avrebbero “prorogato” un contratto già scaduto da diversi anni autorizzando una procedura negoziata nonostante fosse già in corso alla Stazione unica appaltante una gara per l’affidamento del servizio a livello regionale. Tra i destinatari ci sono, oltre a Scura – indagato in qualità di ex soggetto attuatore dell’Asp di Reggio – anche l’ex direttore amministrativo Elisabetta Tripodi e l’ex direttore sanitario Pasquale Mesiti. Gli indagati avrebbero attuato una cosiddetta “proroga tecnica” dell’originario contratto, nonostante fossero già trascorsi molti anni dalla scadenza, e avrebbero creato «artificiosamente» i presupposti giuridici utili per la liquidazione delle prestazioni rese nel 2017 e 2018 e di quelle ancora da rendere nel 2019 e 2020. Alle due imprese sarebbero stati liquidati 764mila euro per il 2017 e 636mila euro fino al 31 ottobre 2018. Non solo, ma pare che mancasse la delibera di liquidazione. Il tutto in violazione delle clausole del contratto originario che non prevedevano possibilità di proroghe o rinnovi alla scadenza. Se così stanno le cose è stato creato un vantaggio patrimoniale alla società affidataria del servizio e un danno alle altre imprese che avrebbero potuto concorrere alla nuova gara che l’Asp di Reggio avrebbe dovuto indire nell’imminenza della scadenza del contratto.

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