Il 29 dicembre 2019 il programma robotico di ricerca ATLAS (Asteroid Impact Terrestial Impact System), ha scoperto l’esistenza della cometa C/2019 Y4 (ATLAS) e appena scoperta la cometa era un oggetto che aveva poco di interessante e una luminosità bassissima e visibile solo ai telescopi professionali. Col passare del tempo però tutto è cambiato e la cometa ha iniziato a mostrare un’attività sempre più interessante e ad aumentare di luminosità tanto che potrebbe diventare molto presto uno spettacolo unico, come non si vede da tanto tempo, dai tempi della cometa Hale-Bopp. Attualmente, la cometa ATLAS ha raggiunto una magnitudine pari a 8. Quest’ultima non può essere vista a occhio nudo ma mediante l’ausilio dei telescopi o di binocoli di media grandezza. Al momento la cometa si trova ancora a più di 155 milioni di km dalla Terra e a quasi 230 milioni di km dal Sole e passerà al Perielio (nel punto più vicino al Sole) a fine maggio prossimo e proprio in quel periodo dovrebbe mostrare la sua massima luminosità. Le stime attuali dicono che la cometa potrebbe diventare molto più luminosa del pianeta Venere che in questo periodo vediamo splendere al tramonto nel cielo a Ovest. Anche in Calabria la Cometa è molto seguita, dal Parco Astronomico Lilio infatti si sta monitorando la cometa giorno per giorno e gli studiosi Antonino Brosio e Toni Scarmato hanno misurato il nucleo attraverso un metodo inventato proprio dal Prof. Scarmato qualche anno fa, dalle analisi preliminari sembra che la cometa abbia un nucleo molto grande tra i 7 e i 10 km di diametro e questo può significare che la quantità di polveri espulse in avvicinamento al Sole potrebbe effettivamente creare lo spettacolo atteso da tutti. Dall’Osservatorio Lilio di Savelli sono state anche ripresi un video e delle immagini che mostrano il movimento della cometa nel cielo notturno e la bellezza intrinseca di questo astro così misterioso.
