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Marzo,19,2024

BAMBINI ITALIANI TRA I PIU' GRASSI D'EUROPA, IL 38% E' DELLE FEMMINE

I bambini italiani sono tra i più grassi d’Europa, che è molto appesantita soprattutto nella sua parte meridionale: l’Italia ha il maggior tasso di obesità infantile tra i maschi (21% pari merito con Cipro) mentre il 42% dei maschi è obeso o in sovrappeso (solo Cipro fa peggio con il 43%). Le bambine italiane hanno inoltre uno dei tassi più alti di obesità e sovrappeso, il 38%. Sono gli ultimi dati della Childhood Obesity Surveillance initiative (2015-17) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che saranno resi noti al congresso europeo sull’obesità iniziato nei giorni scorsi a Vienna. In positivo va però sottolineato che in paesi come Italia, Portogallo, Spagna e Grecia, sebbene i tassi di obesità e sovrappeso siano elevati, c’è stata un’importante diminuzione attribuibile all’enorme sforzo che i singoli paesi hanno speso negli ultimi anni nella prevenzione e nel controllo dell’obesità” – ha affermato Joao Breda, dell’European Office for Prevention and Control of Non communicable Diseases, a Mosca, Russia. Un altro aspetto positivo che riguarda anche i bambini italiani è il consumo di frutta almeno a giorni alterni se non quasi tutti i giorni, e il ridotto consumo di cibi da fast food e pizza. Lo studio ha coinvolto circa 250 mila bambini di 6-10 anni; Francia, Norvegia, Irlanda, Danimarca, Lituania sono tra i paesi dai bambini più in linea con tassi di obesità infantile che vanno dal 5 al 9%. “È cruciale aumentare il consumo di frutta e verdura – afferma Breda – nei bambini, riducendo il consumo di dolci e bibite. È anche molto importante aumentare la consapevolezza dei genitori al problema dell’obesità infantile, dato che i nostri dati mostrano che molte madri non riconoscono che i propri figli sono sovrappeso o obesi”. Lo si potrebbe chiamare il paradosso del Mediterraneo: nonostante il mare Nostrum abbia dato il nome alla dieta più celebre e salubre, i Paesi che vi si affacciano hanno il più altro tasso di obesità infantile. Gli ultimi dati della Childhood Obesity Surveillance initiative dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mostrano infatti che in Italia, Cipro, Spagna, Grecia e Malta circa un ragazzo su cinque (dal 18% al 21%) è obeso. Tuttavia, nonostante l’alto tasso globale, in diversi Paesi, tra cui l’Italia, si è registrata una notevole riduzione del problema. Se si guarda verso l’Europa settentrionale invece, i tassi dell’ultima rilevazione (2015-17) scendono. Al punto che in Francia, Norvegia, Irlanda, Lettonia e Danimarca le percentuali oscillano dal 5% al 9%. “In Paesi come Italia, Portogallo, Spagna e Grecia, anche se i tassi sono alti c’è stato un importante calo che è attribuibile a uno sforzo molto significativo messo in atto, negli ultimi anni, nella gestione e nella prevenzione dell’obesità infantile”, afferma Joao Breda, capo dell’OMS Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili.

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