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Aprile,20,2024

COSENZA INGUARDABILE. IL BENEVENTO FA IL COMPITINO E VEDE LA SERIE A

Un Cosenza inguardabile perde la quinta gara consecutiva contro la capolista Benevento, che al SAn Vito-Marulla fa il compitino, vince e vede sempre più vicina la Serie A. La squadra di Pippo Inzaghi a quindici giornate dal termine ha un vantaggio “monstre” sulle seconde, Crotone e Frosinone, di ben 17 punti. Per il Cosenza la classifica si fa sempre più complicata, ma è la prestazione che preoccupa ancora di più. La squadra di Braglia non ha impensierito la capolista, “incerottata” da squalifiche ed infortuni, nemmeno quando è rimasta in inferiorità numerica al 53′ per l’espulsione di Volta. Il match del san Vito-Marulla è deciso da una perla di Roberto Insigne (33′) dopo l’ennesimo errore di un D’Orazio in forte crisi d’identità. Da segnalare la dura contestazione nei confronti del presidente Guarascio, accolto dai tifosi con uno striscione inequivocabile: “AAA cercasi Presidente”. CRONACA – Padroni di casa senza gli infortunati Rivière e Kanoute e gli squalificati Perina e Sciaudone, con Braglia che si affida al solito 3-5-2: con Saracco in porta, Capela, Monaco ed Idda sulla linea difensiva; a centrocampo Casasola, Prezioso, Bruccini, Baez e D’Orazio, in vanti il duo Asencio e Pierini. Inzaghi con Maggio e Improta appiedati dal giudice sportivo e gli infortunati Antei, Kragl, Tuia e Tello si affida al 4-3-1-2: con Letizia, Volta, Caldirola e Barba davanti a Montipò; Hetemaj, Schiattarella e Viola sulla mediana, Moncini trequartista dietro Sau ed Insigne, con Coda che si accomoda in panchina. La prima occasione è di marca campana, al 12′, con Idda che si rifugia in corner. Cosenza pericoloso al 23′ con Pierini che di testa impegna Montipò. Il Benevento controlla il gioco ed il Cosenza arranca. Al 33′ arriva il vantaggio della capolista. D’Orazio perde un pallone sanguinoso sulla trequarti, né approfitta Roberto Insigne che un tiro a giro batte Saracco. Quattro minuti più tardi l’arbitro Serra decreta un calcio di punizione a due in area campana, con Pierini che spara sulla traversa. Ad inizio ripresa Braglia cambia Prezioso e Capela, inserendo Broh e Machach, e modulo passando al 4-2-3-1. Al 53′ il Benevento resta in dieci per l’espulsione di Volta, reo di aver commesso fallo da ultimo uomo. Una svolta per il Cosenza? Manco a pensarlo, con i calabresi che appaiono timorosi e lenti, non riuscendo ad imprimere un ritmo più elevato al match. Ci prova Pierini sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma Montipò e attento. Inzaghi al 55′ si copre, inserendo Del Pinto al posto di Moncini, e cinque minuti più tardi Coda per Sau.  Al 73′ Braglia tenta la carta Lazaar per D’Orazio, uscito tra i fischi del San Vito-Marulla. Ed è proprio Lazaar a tentare il tiro dalla distanza, ma la palla termina al lato. Rossoblu che provano a trovare almeno il pari, ma Pierini sbaglia da pochi passi. Sul finire tiro da fuori di Machach, con il portiere campano che para senza difficoltà. Nel recupero è nuovamente Pierini ad avere la palla invitante, ma anche in questo caso si fa fermare da un Montipò decisivo. Finisce con il Benevento sotto il settore ospiti ed il Cosenza subissato dai fischi dei propri tifosi. Umori e situazioni agli antipodi per le due squadre: la squadra di Inzaghi intravede la Serie A, quella di Braglia è sempre più in crisi.

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