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Crotone
Aprile,24,2024

CROTONE, ANCORA POCHE ORE PER SISTEMARE LA SQUADRA

Zero punti in due partite. Il cammino del Crotone è iniziato forse come in molti se lo sarebbero aspettato, in salita. Sconfitta a Bologna e sconfitta ‘casalinga’ a Pescara contro l’ex Juric. Ma il Crotone è, a 48 ore dalla chiusura del mercato, come il suo stadio: un cantiere. Occorrono rinforzi, lo dice il direttore sportivo Ursino, lo dice l’allenatore Nicola, lo dice la società e lo dicono i calciatori stessi ben consci che se arriveranno i rinforzi qualcuno partirà, qualcun altro retrocederà in panchina e altri ancora si accomoderanno in tribuna. Ma per la ragion di stato si fa questo e altro. Se a Bologna e a Verona i calabresi hanno regalato il primo tempo agli avversari, contro il Genoa succede l’esatto contrario. Primo tempo fulgido del Crotone che colpisce due pali, segna, non chiude la gara e si squaglia nella ripresa. Perchè? Manca la qualità e soprattutto manca un uomo laggiù in mezzo all’attacco. Uno bravo a fare le sponde, le spizzate, a fare reparto, a tenere alta la squadra quando questa soffre e ad essere un punto di riferimento. Insomma uno che quando un difensore pressato calcia il pallone lontanissimo dalla propria area di rigore può sempre dire: ok, niente paura laggiù c’è lui che ci fa rifiatare. E invece niente. Simy ha, come direbbero i francesi, sì il physique (198 cm) ma non du role. In attacco non trova spazi sebbene combatta e faccia a botte col mondo intero. Ha i piedi non proprio educatissimi (qualche triangolo non chiuso ha fatto arrabbiare più di un compagno) e sebbene Nicola lo giustifichi con la storia che in Portogallo si gioca un altro tipo di calcio, i piedi buoni o ce li hai oppure no, al netto del campionato di riferimento. Quello che invece ha destato preoccupazione è stato il pacchetto difensivo che ad un certo punto è crollato sotto le mazzate di Pavoletti. Nicola ha provato la difesa a quattro, ha richiamato in panca anche Dos Santos per dare maggior velocità al reparto ma ormai la frittata era fatta. Si spera adesso che il nuovo arrivato Dussenne possa dare una sorta di quadratura al pacchetto arretrato e che la squadra tutta possa trarne giovamento. In attacco non si può demandare tutto sulle spalle del nigeriano che a parte la buona volontà può fare poco. L’attaccante del Sassuolo Diego Falcinelli sembra l’uomo giusto (si è smarrita anche la pista del romanista Sadiq), il centrocampista Mesbah, un paio di esterni per la catena di destra ma bisogna guadagnare tempo. Va bene che c’è la sosta e anche se le trattative si dovessero concretizzare sul gong non sarebbe poi un problema, ma almeno il presidente dia un segno concreto di voler fortificare la squadra per poter puntare ad una settimana di fuoco per quel che riguarda la sottoscrizione degli abbonamenti. E sì perchè i lavori allo Scida continuano alacremente e forse per il 18 settembre col Palermo si potrà alzare il sipario allo stadio crotonese, ma che almeno la compagnia teatrale, per quella data, guadagni in qualità. Insomma da Pescara di buoni segnali ne sono arrivati eccome (la prestazione di Festa su tutti), il primo gol in A anche. Adesso tutti si aspettano anche i primi punti per poter cancellare quell’antipatico zero che troneggia a fianco del nome della squadra.

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