CROTONE, STRAPPO PODEROSO VERSO LA SALVEZZA. BATTE IL VENEZIA IN TRASFERTA E ASPETTA IL BENEVENTO

In laguna non sarà una gita, aveva titolato il Tg del nostro canale televisivo alla vigilia di Venezia – Crotone. E invece è diventato un bello e quasi tranquillo weekend quello che i rossoblù hanno trascorso in Veneto. Quasi tranquillo perché, diciamola tutta, i rossoblù sono un pizzico masochisti e se non si fanno male da soli non sono contenti. Poi c’è bisogno che qualcuno gli tiri le orecchie per reagire e così è successo. Stroppa tira fuori dal cilindro ancora una novità. Quinto a sinistra né Firenze e nè Milic ma ‘Turuzzo’ Molina che sfodera una prestazione super e diventa uno dei protagonisti del largo successo. Ah infatti, dimenticavamo: il Crotone alla fine ha trionfato per 4-1 con un secondo tempo super. Erano esattamente 14 anni che i rossoblù non infilavano un 1-4 in trasferta. Dalla stagione 2004-05, allenatore Gasperini: trionfo a Pescara alla penultima di campionato e salvezza aritmetica la settimana dopo grazie alla vittoria contro la Salernitana che in campo schierava un giovanissimo Palladino. Sull’altro fronte Cosmi ha dovuto inventarsi una formazione mettendo tante… pezze a colore. Alla fine ne è uscita fuori un undici formato ‘Arlecchino’, tanto per restare in Laguna, ma che non ha dato i risultati sperati. La famosa maschera veneta si sa che è servitore di due padroni ma di padrone in campo al Penzo si è vista una sola squadra e quella è stata quella calabrese. Dicevamo della propensione del Crotone a farsi male da solo. Perché dopo 15 minuti di gioco, nei quali Lombardi aveva già avvisato Cordaz, i difensori del Crotone, sugli sviluppi di un angolo, giocano all’acchiapparello. Prima Vaisanen e poi Curado acciuffano palesemente due maglie nere veneziane in piena area. L’arbitro ferma il gioco e ricorda loro il perché stavano in campo e quale era il gioco giusto accordando un rigore sacrosanto che Domizzi trasforma. Dalla panchina rossoblù allora partono ramanzine a gogo e tirate d’orecchie al punto che al 22’ Barberis raccoglie una corta respinta e dal limite mette in rete un destro con estrema precisione. Il Venezia accusa il colpo, il Crotone cresce e palleggia come sa fare. Cordaz soffre poco fino alla chiusura del tempo. Dopo il riposo il Crotone torna trasformato, il Venezia anche…ma in negativo. Salvatore Molina inventa il gol del sorpasso quando dalla fascia ubriaca Coppolaro, lo mette a sedere e dal fondo apparecchia per il piattone di Benali che non ha nessun problema nel fare gol. Sono passati solo 3 minuti e la partita ha già preso un’altra piega. Gli ‘arlecchini’ in campo sono deconcentrati al punto che al 12’ si dimenticano completamente Zanellato che dai 20 metri ha tutto il tempo per controllare, prendere la mira e calciare in porta un destro sotto l’incrocio e senza l’ombra di un difensore veneziano nel raggio di quattro metri intorno a lui. Gara incanalata ormai verso la vittoria e con l’ennesimo errore da parte dei padroni di casa quando regalano letteralmente a Rohdén il pallone-assist per Benali che solo davanti a Vicario lo fulmina per il definitivo 4-1. Poco conta alla fine la sbroccata di Lombardi che si guadagna anzitempo lo spogliatoio. Con questa vittoria il Crotone fa un poderoso strappo verso la salvezza. Adesso per i rossoblù ancora tre gare, due in casa e una fuori. Il primo maggio di scena allo Scida il Benevento forte per la vittoria sul Cosenza. Il Crotone vuole arrivare quanto prima a quota 40. Ci sarà da divertirsi.
 


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