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Aprile,25,2024

DE MAGISTRIS: MI CANDIDO A PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

“Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante”. Affida a un’altra nota la motivazione della sua scelta di competere alle regionali in Calabria il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Sono indissolubilmente legato a questa terra sin da bambino – aggiunge – le estati dal 1975 al 1992; la prima sede da pubblico ministero (per scelta) dal 1995 al 1998; il ritorno (per scelta) dal 2003 al 2008 (cacciato dal Sistema per aver investigato il Sistema criminale); le estati dal 1995 ad oggi. Moglie calabrese, un figlio nato in Calabria. Sono napoletano doc, genitori napoletani, nonni paterni di origini lucane, nonno materno di origini siciliane. Insomma orgogliosamente un uomo del Sud”. “Da magistrato in Calabria ho dimostrato fedeltà alla Costituzione applicando l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge – ricorda – ho pagato un prezzo altissimo perché non sono scappato e non mi sono girato dall’altra parte anche quando ero consapevole che mi avrebbero fatto fuori. Sono autonomo e libero, senza prezzo. Sono stato fermato (scippandomi indagini su fatti gravissimi, strappandomi le funzioni di pm e trasferendomi per incompatibilità ambientale) per aver individuato un Sistema criminale, composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti ed uomini delle istituzioni, che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria”, rivendica ancora de Magistris. “La mia radice e’ questa, un uomo di giustizia che si e’ anche scontrato con la legalità formale divenuta abuso del diritto”, aggiunge. Poi passa in esame il suo curriculum politico: “Sono stato poi eletto Deputato al Parlamento Europeo, con circa 500.000 voti, per due anni ho svolto le funzioni di Presidente della Commissione Controllo Bilancio, occupandomi dei fondi europei. Poi ho accettato la sfida, inizialmente folle, di candidarmi a Sindaco di Napoli, con una coalizione civica. Ho vinto al ballottaggio con circa il 70% dei voti. Poi confermato, al ballottaggio e sempre con circa il 70% del consenso, nel 2016, con una coalizione prettamente civica”. Quella di Napoli e’ l'”unica esperienza in Italia di una grande città con un’amministrazione autonoma che ha vinto contro tutto il ceto politico dominante. Ho ereditato Napoli con i rifiuti sino al primo piano e l’abbiamo portata, prima della pandemia, ad essere la città d’Italia che più è cresciuta in cultura e turismo”

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