DISCARICA DI CELICO, IL COMITATO AMBIENTALE PRESILANO SUL PIEDE DI GUERRA

“Con l’ordinanza notturna n.45 del 20 maggio 2020 della presidente Santelli, la discarica di Celico torna ad operare a pieno regime e in violazione delle prescrizioni imposte il 19/09/2017 dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria”. E’ quanto scrive il Comitato Ambientale Presilano sulla sua pagina Facebook dopo l’ordinanza della governatrice Santelli che consentirà lo sversamento nella discarica di “300 tonnellate al giorno di rifiuti per 60 giorni”. “Da qualche giorno a Celico era iniziato il via vai di rifiuti prodotto dalla provincia di Catanzaro, guarda caso il cui ATO è diretto dall’ex direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione che rilasciò nel 2014 l’autorizzazione all’ultimo rinnovo dell’AIA a Mi.Ga. Ieri sera, in pieno new style, la presidente della Regione ha tirato fuori dal cilindro una nuova ordinanza – attacca il Comitato Presilano – che prevede lo sversamento nella discarica di Celico di 300 tonnellate al giorno di rifiuti per 60 giorni. 300 tonnellate di rifiuti corrispondono a circa dieci autoarticolati al giorno che, a causa delle limitazioni presenti sulla strada di accesso, inevitabilmente porteranno alla violazione della prescrizione che impone lo sversamento per non più di 3 ore al giorno. Di questo se ne stanno accorgendo già i cittadini che da qualche giorno iniziano a sentire la fastidiosissima e pestilenziale puzza di rifiuti”. Una nota “diretta” del Comitato Ambientale Presilano che alla fine chiama a raccolta la cittadinanza invitata “a manifestare con ogni mezzo la contrarietà ad un provvedimento che viola le prescrizioni che avrebbero dovuto limitare i disagi per la popolazione; i movimenti, le forze politiche e le istituzioni locali si mobilitino per chiedere l’immediato ritiro dell’ordinanza o quanto meno la riduzione dei volumi giornalieri per rispettare almeno le prescrizioni del dipartimento ambiente; cittadini, movimenti, forze politiche e istituzioni locali mantengano alta la vigilanza per impedire che venga approvato un eventuale ampliamento della discarica”.