DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, CHI LA VUOLE VERAMENTE?

Era stata convocata alle 10 di stamani la seduta del consiglio regionale che tra i punti all’ordine del giorno ha anche l’approvazione della doppia preferenza di genere. Nella scorsa settimana sono state depositate altre due norme nuove proposte, firmate rispettivamente da Vincenzo Pasqua, Tonino Scalzo ed Ennio Morrone e da Orlandino Greco e Giovanni Arruzzolo. Sono entrambe proposte di modifica della legge elettorale calabrese, con la comune previsione del voto disgiunto (la possibilità di votare un candidato presidente e un consigliere di altra coalizione). La legge Pasqua-Scalzo-Morrone arriva a prevedere la tripla preferenza. La nuova norma stabilisce che si possano votare anche solo due uomini (o due donne), con l’alternanza di genere obbligatoria a partire dalla terza preferenza. La legge Greco-Arruzzolo, invece, mantiene la preferenza singola e agisce solo sulle liste, nelle quali ciascuno dei due generi «non può essere rappresentato in misura superiore al 50%». Subito dopo il deposito delle nuove proposte, è iniziato il pressing sul Presidente del Consiglio Nicola Irto. Diversi capigruppo avrebbero inviato a Irto la formale richiesta di un rinvio della seduta di oggi, ufficialmente per l’assenza di diversi consiglieri. Il consigliere regionale Flora Sculco, prima firmataria della proposta di legge, alcuni giorni fa aveva manifestato le sue preoccupazioni rispetto alla possibilità di assistere a «trucchi e trabocchetti» in grado di far saltare la sua legge. Il pressing bipartisan ha costretto Irto a convocare una Conferenza dei capigruppo, allargata all’Ufficio di presidenza, nel corso della quale potrebbe essere deciso il rinvio del Consiglio di qualche giorno.