“Il mio autoritratto nasce da uno stato d’animo di rabbia e di protesta di fronte a chi ancora oggigiorno si auto-convince che la realtà sia diversa da quella che è. Anche di fronte all’evidenza esistono persone che si rifugiano nelle loro convinzioni. Nel nostro paese la maggior parte della popolazione ha gli occhi chiusi, infatti il mio autoritratto prende il nome di ‘vedo non vedo’.” E’ quanto racconta un emozionato Domenico Spinelli, giovane grafico sangiovannese, che si è ritrovato tra le foto di una sezione de La Repubblica, “Autoritratti dalla Quarantena”, il progetto di fotografia di Oliviero Toscani. Le richieste del fotografo milanese per il contest sono ben chiare: le foto deve essere fatto con il telefono ma di costruirli bene, in modo che raccontino le storie individuali di questi strani giorni. “Il fotografo deve racchiudere in sé, in una sola persona, tutte le professionalità del cinema – spiega Toscani – e allora per questo autoritratto vi chiedo di essere sceneggiatori individuando qual è il vostro racconto di questi momenti di isolamento, scenografi scegliendo il posto giusto dove riprendervi, registi costruendo un’immagine nei minimi dettagli, direttori della fotografia facendo attenzione alla luce”. In meno di due giorni migliaia, tra questi ci sono quelli di Valentino Rossi, Maurizio Cattelan, Giovanni Gastel, Oscar Farinetti, Angelo Gaja, Gad Lerner, Stefano Boeri, Luca Beatrice, Enrico Bertolino, Davide Oldani, Giuseppe Cruciani, Paolo Crepet. Volti noti ma anche molti volti di gente comune, tra i quali anche quello del giovane grafico florense, con il progetto di Toscani che potrebbe prevedere una pubblicazione, che col passare degli anni sarà “un documento storico importante di queste assurde settimane”.
FOTOGRAFIA, L'AUTORITRATTO DI DOMENICO SPINELLI SCELTO DA OLIVIERO TOSCANI
