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Aprile,23,2024

INSEGNAVANO MA NON AVEVANO NEMMENO IL DIPLOMA

La Procura della Repubblica di Cosenza ha concluso le indagini condotte dai carabinieri nei confronti di 33 insegnanti responsabili di falsità ideologica e materiale in atto pubblico. Hanno falsificato e utilizzato diplomi rilasciati apparentemente da istituti magistrali statali e paritari della provincia di Cosenza, e da scuole di specializzazione per l’insegnamento di sostegno agli alunni portatori di handicap. Diplomi concessi da un Istituto di Cosenza che adesso non esiste più. I diplomi sarebbero stati adoperati dagli insegnanti sia per farsi inserire nelle graduatorie ad esaurimento, sia in quelle d’istituto, che sono la pre-condizione per farsi assumere come insegnante nelle scuole primarie e dell’infanzia. I carabinieri di Cosenza hanno accertato il mancato conseguimento del titolo di studio dichiarato e quindi hanno proceduto al sequestro dei diplomi originali contraffatti. Al momento sono 13 diplomi di istituto magistrale e 22 di specializzazione per l’insegnamento di sostegno. Addirittura c’è il caso dei diplomi di specializzazione che risultano rilasciati dopo la chiusura della scuola stessa. Alcuni dirigenti scolastici hanno adottato provvedimenti di sospensione nei confronti di insegnanti regolarmente assunti sulla base di titoli risultati falsi. Le indagini sono partite un anno fa ed hanno accertato l’esistenza di un sistema molto diffuso sull’intero territorio nazionale, una situazione molto grave: fino ad oggi gli indagati hanno svolto attività di insegnamento in assenza dei titoli necessari. Al momento sono 33 gli indagati, tutti originari della provincia di Cosenza, ma l’attività d’indagine continua su tutto il territorio nazionale.

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