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Marzo,29,2024

IRTO SCENDE IN CAMPO. E CHIAMA ANCHE DE MAGISTRIS

“La mia risposta alle richieste è sì”. Così risponde Nicola Irto che annuncia di avere accettato di guidare la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni regionali. “Ragioni di carattere privato, e non certamente di furbizia o calcolo di natura politica, mi hanno spinto a chiedere al mio partito qualche giorno di tempo prima di far mia la proposta” ha sottolineato l’esponente politico. Sarà uno schieramento “che non potrà che scegliere con nettezza l’intero mondo calabrese del centrosinistra e, se possibile e con ancor più nettezza, l’Europa con tutti i suoi vantaggi e tutte le sue spinte rinnovatrici”. Una pioggia di messaggi e sollecitazioni di amministratori locali, professionisti, esponenti del mondo intellettuale, militanti del mondo sindacale, rappresentanti delle associazioni di categoria, vecchi amici dell’università e del volontariato, impegnati su fronti delicati che aspettano risposte hanno raggiunto nelle ultime ore Irto. “Sanno tutti che non ho mai chiesto niente alla politica e forse proprio per questo sono stato oggetto di richieste sempre più massicce d’impegno alle quali non mi sono mai sottratto”. Irto si è dunque detto “disponibile a guidare una coalizione riformista allargata, capace di cambiare la Calabria. Uno schieramento riformista chiaro, idoneo a tenere insieme il mondo politico, civico e culturale del centro e della sinistra, di tutti i democratici ed europeisti.
Il candidato dei democratici ha però aggiunto che personalmente è “disponibile, senza riserva alcuna, ad un azzeramento totale di tutte le candidature che possono dividere il centrosinistra, purché dentro un rigido progetto riformista e senza accordi che prevedano spartizioni di poltrone e di prebende”. E’ l’amo lanciato a Luigi de Magistris e Carlo Tansi. “Se si azzereranno entro 48 ore tutte le autocandidature fin qui emerse nell’ambito del mondo del centrosinistra e si configurerà una soluzione unitaria e definitiva – ha sottolineato – chiederò io stesso per primo al mio partito di sospendere, e dopo se necessario, di cancellare la mia candidatura a presidente”.

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