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Crotone
Marzo,28,2024

Le Castella, ritrovato il corpo del sub scomparso

Tre giorni, e Giuseppe Tavella è riaffiorato, senza vita, nelle acque antistanti Le Castella di Isola Capo Rizzuto, dove si era tuffato a pescare in un’area particolarmente ricca di fauna marina. La notizia è stata confermata dal capo reparto operativo della Guardia Costiera di Reggio Calabria. Il corpo di Giuseppe è stato ritrovato nei pressi di una boa gialla a 27 metri di profondità. Probabilmente l’ultima cosa che ha visto è stato quel grosso dentice arpionato. Le dimensioni del pesce non lo hanno rassicurato. Ecco perché è risalito, ha imbracciato un altro fucile, probabilmente ha fiondato per la seconda volta, ma l’adrenalina, la voglia di raggiungere l’obiettivo, la passione per uno sport antico ma pericoloso, lo hanno fermato per sempre. 31 anni, originario di Simeri Mare, lunedì scorso navigava insieme ad un compagno che lo attendeva sulla barca quando Giuseppe decideva di inabissarsi nelle acque dello Ionio. Nel quadrante 3 le correnti sono molto forti, c’è bisogno di forza fisica e lucidità mentale per pescare in apnea. Ma spesso a decidere è il fato. Un piccolo particolare che non si cura diventa la causa scatenante della tragedia. L’amico ha dato l’allarme prontamente non vedendolo riemergere. Per 3 giorni, senza sosta, la Guardia Costiera di Crotone ha coordinato le ricerche: impegnati anche due elicotteri e quattro motovedette della Capitaneria di porto crotonese. elicottero guardia costieraGli elicotteri hanno sorvolato dall’alto la riserva marina più grande d’Europa; impegnati anche i sommozzatori della Guardia Costiera. I volontari del Club Diving di Le Castella si sono gettati in mare più volte nel tentativo di rintracciare Tavella. Era stato proprio uno di loro, Francesco Megna, a recuperare i due fucili subacquei con il dentice arpionato. Era quello il luogo dell’immersione. In quel punto andavano, dunque, circoscritte e intensificate le ricerche. I soccorritori hanno cercato in un raggio di circa dieci miglia dal punto del ritrovamento dei fucili. Giuseppe Tavella lascia la moglie e una bimba di quattro anni. La mente corre a un precedente neanche tanto remoto, purtroppo dal triste finale, quello del settembre 2014, quando non riemerse più dalla battuta di pesca in apnea e morì per annegamento il crotonese Marco Panaia, il 24enne che si era tuffato nello specchio d’acqua antistante il promontorio di Capocolonna. Sommozzatori, Guardia Costiera, pescatori della marineria castellese, gli amici del diving, tutti quelli che amano e vivono questo straordinario specchio d’acqua, fatto di storia antica, reperti, riserva marina, pesce, hanno sperato. C’è una stagione alle porte in cui ci si prepara nell’intento di accrescere economia e speranza. Ma l’estate 2017 è cominciata molto male. Per stabilire le cause del decesso sarà eseguita l’autopsia.

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