MARRELLI HOSPITAL, DOPO IL TAVOLO AL MISE SI INTRAVEDE UNA SPERANZA PER I LAVORATORI

Si è concluso da poco l’incontro al MISE per la vertenza del Marrelli Hospital, con la decisione di mantenere “aperto” il tavolo di crisi. Un tavolo che dovrebbe riunirsi nuovamente entro fine ottobre per cercare di trovare una soluzione finale alla vertenza. Al tavolo erano presenti: il consulente di Luigi Di Maio delegato alle crisi di imprese, Francesco Vanin, e del responsabile dell’unità gestione crisi aziendali del ministero Giampietro Castano. All’importante incontro romano hanno presenziato, inoltre, oltre al management del Marrelli Health Srl, il delegato alla Sanità della Regione Calabria Franco Pacenza accompagnato dal dirigente generale Zito, le parti sociali con i rappresentanti nazionali e provinciali, il commissario Massimo Scura, il Direttore della Programmazione del Ministero della Salute Andrea Urbani, ma anche i deputati Ernesto Margorno (PD) ed Elisabetta Barbuto (M5S), il presidente di Confindustria Crotone Michele Lucente, il sindaco di Casabona (KR) Natale Carvello in rappresentanza dei sindaci crotonesi. Sotto il dicastero la protesta dei dipendenti, arrivati a Roma a far sentire la propria voce. Una partita importante, forse una delle più importanti per la struttura crotonese, da quando è partita con l’obiettivo di offrire al territorio calabrese una servizio sanitario più adeguato a quelle che sono le esigenze del territorio stesso. “È stato sicuramente un incontro importante per la nostra vertenza – ha dichiarato a fine incontro il medico/imprenditore, Massimo Marrelli – il ruolo del Ministero dello Sviluppo Economico è stato fondamentale perché dopo aver ascoltato le forze sociali, il sindaco e la regione, ed alla luce della discussione ha deciso di lasciare il tavolo aperto nel tentativo di arrivare ad un punto di incontro, ad una soluzione”. Il tavolo è stato riaggiornato. Quindi, tra circa due settimane dovrebbe esserci un nuovo incontro, con al centro un tentativo di mediazione con la speranza di non trovarsi davanti ad un muro, viste le dichiarazioni del commissario Scura, che ovviamente anche in questa sede ha ribadito la sua posizione ed i suoi soliti “teoremi”. Adesso è il momento di trovare una soluzione, e soprattutto è il momento equiparare la struttura crotonese a tutte le altre cliniche accreditate della Regione Calabria.


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