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Aprile,26,2024

"MI 'NDUJO", IL FAST FOOD CALABRESE VUOLE CONQUISTARE L'EUROPA

Tre punti di produzione e vendita in Calabria e quattro già attivi a Roma, che diventeranno sette nei prossimi mesi. Ma il “fast food” calabrese guarda anche oltre: Milano e l’Europa. Il successo è garantito dal sapore di panini prodotti esclusivamente con ricette e ingredienti tipici regionali. E anche il nome del brand è inequivocabilmente calabrese: “Mi ‘ndujo”, con l’ovvio richiamo ad uno dei prodotti tipici locali più noti nel mondo: la ‘nduja del Vibonese. Un prodotto, un insaccato spalmabile, difficilmente riproducibile altrove, che è un simbolo della gastronomia calabrese. Eugenio Romano, socio e direttore marketing dell’azienda, spiega il segreto del successo di quella che è ormai una catena di punti di ristorazione. “Tutto è nato – dice all’Agi – nel 2007 da un’idea di Marco Zicca, che è uno dei soci. Lui ha creato il brand “Panino genuino”, che ebbe subito un grande successo con il “paninazzo sanizzo”, preparato sotto gli occhi del cliente. Nel corso degli anni è stata fondata la nuova società, di cui facciamo parte anche io, Roberto Bonofiglio e Ornela Nokaj”. Quella di Ornela Nokaj è una storia nella storia: si tratta di una giovane albanese che viveva a Venezia ma è scesa in Calabria per studiare. I sapori di “Mi ‘ndujo” sono realizzati con materie prime freschissime tipicamente calabre. “Lavorare a Roma è la prova che questi prodotti possono viaggiare ed arrivare in tempi strettissimi dove servono – dice Romano – e la piazza della capitale ci da’ la possibilità di organizzarci e strutturarci in una grande città. Un grande banco di prova che, nonostante il Covid, riteniamo di aver superato. Oggi offriamo 12 diversi tipi di panini, che cambiano anche secondo la stagione, perché usiamo solo i prodotti del giorno, eccellenze calabresi, e acquistati solo da fornitori locali, quindi creando anche un indotto interessante. Lanciamo, di solito, un panino nuovo al mese. Riproduciamo le ricette delle nostre nonne – dice ancora Romano – che poi sono note nelle case dei calabresi”. E’ lo stesso Romano a inventare i diversi panini, tutti preparati all’istante, rifacendosi alla tradizione familiare, con il pane appena sfornato e ancora caldo. Un prodotto cosi’ “local” diventa anche occasione di esportazione di cultura gastronomica, un modo per proporre un sapore “italiano”, come salsiccia e broccoli, invece di un panino di cultura “americana”. 

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