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Marzo,19,2024

'NDRANGHETA, PRESO IL BOSS LATITANTE BONAVOTA

Si è conclusa nella notte la latitanza di Domenico Bonavota, soggetto ritenuto esponente apicale dell’omonimo clan, che da circa due anni era uccel di bosco dopo la condanna all’ergastolo a seguito della sentenza Conquista per l’omicidio di Domenico Di Leo e destinatario di due ordinanze cautelari nell’ambito delle operazioni Rinascita-Scott e Imponimento. L’hanno arrestato in un’abitazione nel centro di Sant’Onofrio, con Bonavota che non ha opposto resistenza. I militari del Nucleo Investigativo di Vibo e gli investigatori della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro non avevano perso le sue tracce, sospettando la sua presenza nel territorio di Sant’Onofrio. Un sospetto che è diventato prima una convinzione e infine una certezza proprio mercoledì sera quando hanno fatto irruzione nell’abitazione di una famiglia di persone insospettabili, dove Bonavota pare si fosse rifugiato fin dall’inizio. I militari del Nucleo investigativo e dello Squadrone Cacciatori hanno atteso il momento più opportuno per entrare in azione cinturando con discrezione la casa fino a quando non è arrivato l’ordine di entrare. Il blitz è durato pochissimi secondi. Bonavota è stato rintracciato all’interno dei locali e preso in consegna per essere portato al comando provinciale sotto la pioggia battente, mentre è al vaglio degli inquirenti la posizione di chi lo ha coperto. Finisce così la latitanza di un personaggio di spicco, con i carabinieri che hanno portato a termine l’ennesimo colpo contro la criminalità.

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