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Marzo,29,2024

Neonata trovata morta in valigia, arrestata la madre

I Carabinieri hanno arrestato stamane Marianna Roshka, la donna che il 17 agosto scorso si presento’ all’ospedale di Soverato dicendo di stare male e nella cui abitazione fu trovato successivamente il corpo senza vita di una neonata, rinchiuso in una valigia riposta in un armadio. I medici riscontrarono i segni un parto nonostante la donna negasse e informarono i Carabinieri che perquisirono la casa facendo la macabra scoperta. Le analisi degli specialisti del Ris dei Carabinieri e del Racis di Roma avrebbero fugato ogni dubbio escludendo l’ipotesi dell’aborto e stabilendo che la bambina era nata viva. Il decesso sarebbe stato cagionato da emorragia e soffocamento. Il Gip, sulla base dei riscontri investigativi e scientifici, ha accolto stamane la richiesta d’arresto avanzata dai pm, sottoponendo la donna, gia’ indagata, agli arresti domiciliari per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Marianna Rshka si trova ora in una casa protetta. Il corpicino della bambina appena nata, avvolto in un’asciugamani si trovava in una abitazione di Montepaone. La donna, una 32enne ucraina, secondo gli inquirenti, era riuscita a nascondere il suo stato di gravidanza, anche al compagno, un italiano di 40 anni, con cui aveva avuto altri due figli. Il parto sarebbe avvenuto all’interno della dimora estiva della coppia. Dalle analisi sarebbe emerso che la neonata era figlia biologica della donna e del suo convivente. L’esame autoptico avrebbe evidenziato che la bambina era nata viva; il corpicino infatti presentando ossigeno nei polmoni, aveva respirato. Da qui la svolta che ha indotto la Procura della Repubblica a chiedere al Gip del Tribunale di Catanzaro il provvedimento.

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