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Aprile,25,2024

PIEMONTE TORNA AL CENTRODESTRA. BARI, BERGAMO E FIRENZE RICONFERME PD

I Cinque stelle perdono Livorno che va al ballottaggio, la sinistra si conferma a Firenze, Bari e Bergamo mentre il centrodestra riesce a tenere la poltrona del sindaco di Perugia e la Lega potrebbe conquistare lo scranno di Potenza. E ancora, il centrosinistra perde le regionali in Piemonte: il governatore dem uscente Sergio Chiamparino deve lasciare la poltrona al candidato del centrodestra Alberto Cirio. Questi i risultati più eclatanti della tornata amministrativa che si è appena conclusa. Tra le curiosità, Nusco, piccolo comune dell’Irpina, dove è stato rieletto sindaco il 91enne Ciriaco De Mita per un secondo mandato consecutivo. A Livorno, fino ad oggi governata dal sindaco M5S Filippo Nogarin che non si è ricandidato, è certo il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Luca Salvetti e quello del centrodestra, Andrea Romiti. Molto distante la candidata M5S Stella Sorgente, che non arriva neppure al ballottaggio. Anche Avellino, governata da una giunta M5S caduta pochi mesi dopo l’insediamento, sembra andare ad un ballottaggio che esclude il candidato pantastellato. Il sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella (Pd) conferma lo scranno e riesce a fermare l’avanzata della Lega bloccando Ubaldo Bocci; molto indietro l’M5S con Roberto De Blasi. Anche a Bari il sindaco Dem uscente Antonio Decaro si conferma vittorioso, staccando nettamente lo sfidante Pasquale Di Rella (FI) e lasciando le briciole ad Elisabetta Pani (M5S). Stesso copione a Bergamo dove il sindaco uscente Giorgio Gori (Pd), sostenuto dal centrosinistra, riesce a mantenere la poltrona insidiatagli da un concorrente temibile, l’ex presidente del Copasir Giacomo Stucchi, candidato dal centrodestra. A Perugia il sindaco uscente Andrea Romizi (FI) batte senza difficoltà il giornalista Giuliano Giubilei, sceso in campo per il centrosinistra e Francesca Tizi per i Cinque Stelle. A Potenza mentre lo spoglio è ancora in corso, è in testa la Lega con Mario Guarente e si profila il ballottaggio con il candidato di Basilicata possibile. A Campobasso i candidati del Pd Antonio Battista, del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro e M5S Roberta Gravina, sono testa a testa e in tre si contendono i primi due posti per concorrere al ballottaggio. Tra gli altri capoluoghi di provincia, spicca Modena, dove il sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli riesce a confermare la poltrona, staccando il candidato del centrodestra Stefano Prampolini. A Reggio Emilia, dove si va verso il ballottaggio, è in testa il sindaco uscente Luca Vecchi che non riesce per un soffio a fare bis al primo turno. Solo terzi, molto distanziati, i Cinque stelle con Rossella Ognibene. Centrodestra in testa a Ferrara dove Alan Fabbri – a scrutinio ancora in corso – stacca di numerosi punti il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi. Stessa situazione a Forlì che sembra candidata anch’essa al ballottaggio. A Pescara potrebbe vincere già al primo turno il candidato di centrodestra, Carlo Masci, strappando la città al centrosinistra. Anche Pavia, commissariata ma il cui ultimo sindaco era stato di centrosinistra, potrebbe passare al centrodestra con il candidato Fracassi. A Lecce il sindaco uscente Carlo Maria Salvemini, quando lo spoglio delle schede è ancora alle fasi iniziali, sembrerebbe riconfermare già al primo turno la poltrona. A San Luca, nella Locride, Comune commissariato dal 2013 dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, non ce l’ha fatta a diventare sindaco il massmediologo Klaus Davi: primo cittadino è stato eletto Bruno Bartolo, con il 90,51% dei voti. A Riace l’ex sindaco Domenico Lucano non ce l’ha fatta ad entrare in Consiglio comunale. Infine Farindola, dove si consumò la tragedia dell’hotel Rigopiano, Ilario Lacchetta è stato rieletto sindaco: è tra gli indagati dell’inchiesta sul disastro.

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