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Marzo,29,2024

PROTEZIONE CIVILE, SI DIMETTE IL RESPONSABILE DOMENICO PALLARIA

Il responsabile ad interim della Protezione civile della Regione Calabria e soggetto delegato per l’emergenza Covid Domenico Pallaria si è dimesso dall’incarico. E’ stata la presidente della Regione Jole Santelli a renderlo noto comunicando di avere “preso atto delle dimissioni dell’ingegnere Pallaria. Le dimissioni fanno seguito alle polemiche scoppiate in Calabria dopo la trasmissione Report di ieri sera durante la quale è stato trasmesso un brano dell’intervista a Pallaria in cui il dirigente – che guida il dipartimento Infrastrutture della Regione e, come facente funzioni, anche settori di altri due dipartimenti – ha detto “io non mi sono mai interessato di edilizia sanitaria, di attrezzature sanitarie. Io mi occupo di altre cose. Se lei mi dice ‘che cos’è un ventilatore?’, io non le saprei nemmeno dire”. La presidente Santelli ha fatto sapere che “fino all’espletamento della nomina del nuovo responsabile, attraverso procedura selettiva, l’interim e’ attribuito al dirigente generale del dipartimento di riferimento Fortunato Varone. Colgo l’occasione – ha proseguito la Santelli – per ringraziare gli uomini e le donne della Protezione Civile, che con abnegazione e professionalità stanno lavorando da giorni, sempre all’altezza delle sfide che sono stati chiamati ad affrontare. Sono anzitutto loro il patrimonio di forza su cui la Calabria può contare, anche in questo difficile momento”. Dal canto suo Pallaria ha detto all’Ansa che le frasi andate in onda sono state “artatamente estrapolate da un un contesto. Stavamo parlando della dotazione di posti letto di rianimazione in Calabria. Partivamo da 105 già occupati all’85%. Per portarli a 310 come previsto dalla Regione ci dovevamo basare sulla centrale unica che afferisce al commissario Arcuri. Le nuove dotazioni sarebbero andate prioritariamente alle regioni più colpite e quindi avremmo dovuto aspettare almeno 45 giorni. Come unita’ di crisi abbiamo bandito una manifestazione d’interesse istituendo un gruppo di lavoro composto da esperti di contratto e medici che avrebbero dovuto dare il placet all’eventuale acquisto di macchinari. Ho spiegato che la scelta competeva ai medici e subito dopo ho detto le parole trasmesse. E’ stato montato ad arte per screditare la Regione”.

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