PSICODRAMMA COSENZA, PERDE NEL RECUPERO A PESCARA

Stadio Adriatico di Pescara amaro per il Cosenza. Lo stadio che ha regalato vittorie entrate nella storia del club calabrese questa volta tradisce i colori rossoblu, usciti sconfitti (ed i 9 per due cartellini rossi ndr) dopo una gara che ai punti avrebbe meritato almeno di pareggiare. Una gara con un copione da film thriller con tre espulsioni (Palmiero per i padroni di casa e Sciaudone e Kanoute per il Cosenza), un rigore sbagliato e due pali. Alla fine la fortuna premia il Pescara di Legrottaglie, che per 50′ è in balia dell’undici rossoblu, resta i dieci per l’espulsione di Palmiero sul finire della prima frazione, va sotto, trova il pari, sbaglia un rigore Galano e poi trova il gol vittoria al 93′ con il giovanissimo Bocic. CRONACA – Formazioni con il modulo speculare (3-5-2) con Legrottaglie schiera i suoi con Fiorillo tra i pali; Bettella, Drudi e Scognamiglio in difesa; a centrocampo Zappa, Memunshaj, Palmiero, Melegoni e Delgrosso a sostegno del duo Galano-Maniero. Braglia fa esordire dal 1′ i nuovi arrivati Casasola e Prezioso Davanti all’estremo difensore Perina, il tecnico sceglie Capela, Monaco ed Idda; sulla mediana Casasola, Sciaudone, Kanoute, Prezioso e D’Orazio, in avanti Rivière e Asencio. Parte subito forte il Cosenza, che al 9′ va al tiro con Kanoute, ma la sfera termina alta sulla traversa.  All’11’ è Rivière ad aver la palla buona, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Cosenza è in palla ed il Pescara soffre. Passa qualche minuto ed è sono nuovamente gli ospiti a sfiorare il vantaggio. E’ D’Orazio a concludere a rete, su cross di Casasola, ma Fiorillo si supera e salva i suoi. Dopo la mezzora Rivière viene lanciato in area, ma prima di concludere si fa male ed è costretto al cambio. Al suo posto entra Pierini. Nel recupero il Pescara resta in inferirità numerica per un doppio cartellino giallo di Palmiero, il secondo per un fallo al limite dell’area. Sugli sviluppi della punizione è Pierini a scheggiare la traversa. Ad inizio ripresa Legrottaglie inserisce Crecco al posto di Melegoni. Il Cosenza è ben messo in campo ed al 53′ passa in vantaggio con Asencio, ben servito da Prezioso. In vantaggio ed in superiorità numerica il Cosenza controlla bene, ma al 57′ resta in dieci. Sciaudone interviene duro su Galano, per Rapuano è rosso diretto. Parità numerica ristabilita e gara che cambia ancora con il Pescara che alza il ritmo. Legrottaglie al 65′ effettua la seconda sostituzione: Kastanos al posto Delgrosso. Quattro minuti più tardi i padroni di casa trovano il pareggio. Azione che nasce da un corner, con il Pescara che rimette la palla in area, Idda non si accorge dell’avversario, e Zappa batte Perina. Al 71′ Braglia manda nella mischia Lazaar al posto dell’infortunato D’Orazio. Ci prova il nuovo entrato Kastanos, ma il duo tiro termina sull’esterno della rete. All’84’ il Pescara cambia ancora: esce l’ex Maniero ed entra Bocic. Ed è proprio il giovane 2000, di proprietà dell’Udinese, ad avere la palla all’88’ ma Perina salva in uscita. Nel recupero succede di tutto. Ripartenza di Galano che imbecca Memushaj, con Perina che frana sul centrocampista pescarese. Per Rapuano è rigore, con Galeano che si incarica della trasformazione,. Tiro forte a mezza altezza, ma Perina intuisce e para mandando il pallone sulla traversa. Cosenza che regge e che sfiora il vantaggio al 93′. Lazaar serve in area Asencio, che di piatto gira a rete ma colpisce il palo. Passano poco più di 60″ ed arriva la beffa per i calabresi. Pescara che riparte in contropiede, la palla arriva a Bocic che questa volta non sbaglia e regala la vittoria agli abruzzesi. Prima del fischio c’è tempo per l’espulsione di Kanoute e per la festa dei padroni di casa, ora ai due punti dal secondo posto. Per il Cosenza tanti rimpianti ed una classifica che adesso fa davvero paura. Ma non c’è tempo di fermarsi a pensare: domenica al San Vito-Marulla arriva la capolista Benevento.