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Crotone
Aprile,24,2024

Radiottività ambientale, sindaco chiude il castello

Interdetto al pubblico il castello Carlo V di Crotone. La decisione è stata presa dal sindaco, Ugo Pugliese, in seguito alla certificazione dell’Arpacal sulla presenza all’interno della struttura di “radiottività ambientale”. Tutto è partito da una iniziativa della senatrice pentastellata Margherita Corrado, che lo scorso 3 aprile ha inviato al sindaco “una segnalazione denuncia” con la quale ipotizzava la presenza di fosforite, materiale di risulta della produzione industriale. La fosforite è un minerale altamente nocivo, che contiene uranio 238. In seguito alla segnalazione della parlamentare il sindaco ha chiesto all’Arpacal di effettuare indagini radiometriche per una verifica. Il sopralluogo dei tecnici Arpacal è stato disposto immediatamente. Il 4 aprile, accompagnati da personale tecnico del Comune, hanno effettuato l’indagine. L’area su cui sono stati realizzati i rilievi è quella compresa tra l’ex Caserma Campana e l’ex Caserma sotto Campana. I risultati dicono che sono presenti “valori anomali di radioattività ambientale derivanti dalla presenza di meta silicati contenente Tenorm”. Sulla base di questi risultati, Pugliese ha vietato l’accesso ai visitatori, per scongiurare qualsiasi rischio per la salute e l’incolumità pubblica. L’interdizione comprende anche la biblioteca comunale e il museo civico. L’ordinanza è stata inviata ovviamente al Mibact, essendo il manufatto di proprietà dello Stato. Un duro colpo alle attività culturali del castello, che nel 2017 aveva raddoppiato il numero dei visitatori passando da 4.896 presenze del 2016 a 8.429. Tra visite, presenze in biblioteca e archivio storico, in totale nel 2017 hanno varcato il portone di ingresso del castello di Crotone 26.561 persone.

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