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Aprile,18,2024

REQUIEM PER LE VITTIME DEL COVID A BERGAMO. CI SARA' MATTARELLA

La fila di camion dell’esercito che portano le bare dei defunti per il Covid in altre città perché a Bergamo non c’è più posto al cimitero e al crematorio, è una delle immagini più vivide della tragedia che è stata l’emergenza Coronavirus. Un’altra sarà quella dell’orchestra e del coro del Donizetti Opera festival che, distanziati e indossando le mascherine, eseguiranno questa sera il Requiem del compositore bergamasco davanti al cimitero monumentale alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dei 324 sindaci dei Comuni della provincia, in rappresentanza dei loro cittadini, per un omaggio a quei morti che non hanno nemmeno potuto avere un funerale. Al cimitero non potranno essere presenti i parenti delle vittime Bergamasche, perché sarebbero troppi per garantire il distanziamento. In realtà qualcuno a piangere per i propri famigliari ci sarà: perché nell’orchestra e nel coro c’è chi sa cosa è il Coronavirus, come Ezio Rovetta che suonerà il corno pensando al papà Teodoro, 94 anni, morto in casa, e alla sorella Letizia di 59 anni. Lui e Letizia si sono ammalati curando il babbo, racconta, ma lei è entrata in ospedale il 13 marzo e “da allora non l’ho più vista. Hanno chiuso la sua bara il 31 marzo”. Nessun funerale per loro, anche se papà “che era un cantante conosciuto, avrebbe voluto una cerimonia”. E quindi il Requiem “per me sarà un momento particolare. Già ora – aggiunge – mi commuovo”. Un momento particolare sarà anche per il direttore Riccardo Frizza, bresciano, che è stato ammalato con tutta la sua famiglia a inizio marzo. “Noi siamo stati fortunati perché era una forma lieve – spiega il maestro – ma l’ansia, la preoccupazione hanno un po’ invaso tutti. A livello emozionale è stato uno dei periodi più difficili della mia vita”. I racconti sono tanti: c’è chi nei mesi del lockdown invece che orchestrale si è dovuto arrangiare a fare lo stalliere, c’è chi racconta di amici non più visti e ha le lacrime agli occhi. Il Requiem – che sarà trasmessa in diretta su Rai 1  – quindi, nonostante i solisti di prestigio come Eleonora Buratto (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Piero Pretti (tenore) , sottolinea Frizza, “non sarà una semplice performance. Per noi sarà un momento molto toccante, un sincero omaggio alle persone che non ci sono più e se ne sono andate senza un saluto”. E la presenza del Presidente della Repubblica “dà un significato nazionale” all’iniziativa voluta dal Comune di Bergamo, con il sindaco Giorgio Gori, e dalla Fondazione Donizetti. Anzi, andrà anche oltre perché, “nelle vene a tutti scorre lo stesso sangue – osserva Alex Esposito, basso bergamasco, richiesto nei più importanti teatri internazionali, che si esibirà come solista nel Requiem – siamo tutti sotto lo stesso tetto. Se non abbiamo capito questo con la pandemia, non abbiamo capito niente”. “Sarà come chiudere un libro, uscire dall’incubo, da questa situazione che ci è piombata addosso senza che ce ne ne rendessimo conto” spera Ezio che lancia la proposta di creare “un giorno della memoria” per le vittime del Covid perché si deve voltar pagina, ma non si può dimenticare quanto è successo e cosa è costato.

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