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Aprile,26,2024

MALTEMPO, USB: "VIGILI DEL FUOCO MOBILITATI IN RITARDO"

“Tre giorni di allerta meteo non sono serviti a predisporre un contingente preventivo di uomini e mezzi per far fronte a quanto si stava concretizzando in termini di preoccupazione tra i cittadini per possibili nubifragi”. Lo afferma, in un comunicato, Antonio Jiritano, responsabile del coordinamento nazionale del sindacato Usb-Vigili del Fuoco, che definisce “inammissibile e inqualificabile” la gestione dell’emergenza del dirigente di Catanzaro. “Solo dopo la morte di una povera mamma e dei sui figli a notte inoltrata – spiega il sindacalista – il comando provinciale di Catanzaro dei Vigili del Fuoco ha cominciato ad allertare il personale presso le loro famiglie invitandolo a rientrare per il disastro che era già in atto. Sicuramente il ministro lo premierà per aver risolto i problemi della finanziaria risparmiando 100 euro di straordinario, chi non lo premia è il sindacato che rivendica ancora una volta la sua inadeguatezza in un capoluogo di regione. A ciò aggiungiamo – dice – che dopo 18 ore di lavoro del personale sotto l’acqua, nel fango, al freddo e con tutti i disagi immaginabili, il dirigente ha inviato sul cratere di soccorso un bellissimo pasto caldo con un vassoio di polistirolo al personale arrivato da tutte le province. A chi un panino asciutto, a chi invece fagioline scaldate. Questo è l’apporto calorico dovuto al personale. In questo momento, peraltro, assistiamo alla passerella a babbo morto, del prefetto di Catanzaro fino ad oggi completamente assente, e dirigenti della Protezione Civile che sciorinano numeri del massiccio contingente che è stato messo all’opera per fronteggiare l’emergenza, dimenticando la parola prevenzione. Non sappiamo se la povera mamma poteva essere salvata, siamo certi che aver avuto un contingente di personale già in servizio per l’emergenza i soccorsi sarebbero stati più efficienti e sul posto. Dopo l’emergenza e dopo aver pianto i morti – continua Jiritano -come USB torneremo sull’argomento. Per ora restiamo nel fango a salvaguardare vite umane e beni, visto che tutte le attività rimango aperte con affluenza di gente come se le prossime giornate in allerta meteo non contassero”.

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