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Aprile,26,2024

CGIL, CISL E UIL: "LA SANITÀ IN CALABRIA È AL COLLASSO. DAL GOVERNO SOLO ANNUNCI"

Cgil, Cisl e Uil Calabria hanno chiesto un incontro al Commissario Saverio Cotticelli per procedere ad una verifica congiunta sulla situazione della sanità in Calabria. I sindacati sono preoccupati per l’aggravarsi della situazione. In tutti i territori, oramai, non si riescono a garantire i servizi essenziali e in alcuni casi è pregiudicata la continuità assistenziale. Anche i sindaci in queste ore hanno lanciato l’allarme sull’emergenza della rete ospedaliera, sull’assenza di una adeguata rete di medicina territoriale, sulla rete di emergenza-urgenza. I buoni propositi del Commissario Cotticelli non trovano riscontro nell’azione del governo a sostenere la struttura commissariale. Anche le dichiarazioni rilasciate in queste ore dai parlamentari calabresi, esponenti della maggioranza di governo, denunciano i ritardi che stanno peggiorando la situazione della rete ospedaliera. Ancora non si sono sbloccate le assunzioni, si sta scatenando una guerra tra poveri, tra strutture ospedaliere che si contendono il personale medico ed infermieristico, con conseguente depotenziamento dei servizi, delle unità operative, allungamento delle liste di attesa, che porta ad una ulteriore migrazione sanitaria extraregionale. Dopo gli annunci del Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria, dopo il decreto Calabria, la situazione si è aggravata, vorremmo chiedere al Governo: che sta succedendo? Per queste ragioni è necessaria una immediata iniziativa che faccia chiarezza sulla missione che in questi 18 mesi deve avere la struttura commissariale per un nuovo piano sanitario regionale che non può essere fatto in maniera contabile, ma che deve tenere conto delle emergenze. Con il decreto Calabria il governo ha certificato che la sanità nella nostra regione rappresenta una emergenza nazionale. Adesso intervenga con misure concrete e straordinarie per evitare il collasso e coinvolga le forze sociali, in rappresentanza dei lavoratori del settore e dei cittadini calabresi.

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